L’aumento è del 6,4% con incremento di oltre 1,5 miliardi di euro rispetto al 2019
Nota metodologica
Questa scheda elaborata dall’Osservatorio Mil€x sulla spesa militare italiana intende fornire la valutazione più precisa e approfondita possibile degli investimenti militari dello Stato italiano nel 2020 con la documentazione attualmente a disposizione.
Risulta doverosa una premessa di natura metodologica riguardante le spese militari in generale e quelle relative all’Italia in particolare. Valutare in maniera compiuta la spesa militare è un compito arduo, perché mentre alcuni costi sono evidentemente di questa natura per altri è più difficile andare a stabilire precisamente che tipo di funzione abbiano all’interno dell’apparato statale.
Come criterio scientifico di riferimento l’Osservatorio Mil€x usa come standard la definizione di spesa militare dell’istituto di ricerca SIPRI di Stoccolma, globalmente considerato tra i più affidabili e rigorosi, eppure va notato che nonostante questa convergenza le stime riguardanti l’Italia possono essere anche decisamente differenti. Ciò avviene da un lato perché di norma il SIPRI considera stime di consuntivo, mentre la scheda specifica che avete fra le mani si concentra sul bilancio previsionale, dall’altro perché esiste ovviamente un diverso grado di accesso a documenti e cifre ufficiali del Bilancio dello Stato. In tal senso si può considerare più affidabile e precisa la stima di Mil€x in quanto è più semplice e diretto l’accesso a documentazione anche in lingua originale senza necessità di mediazione dei dipartimenti e uffici pubblici preposti.
Inoltre l’Osservatorio Mil€x non solo ha sviluppato in questi anni una capacità di analisi diretta affidabile delle documentazioni della Legge di Bilancio, ma è stato anche in grado elaborare alcuni meccanismi di conteggio per valutare parti della spesa militare che si possono desumere solamente per via indiretta (costi pensionistici, presenza di basi straniere sul territorio italiano, etc).
L’ultima sottolineatura importante prima di passare all’analisi dei dati è la già ricordata natura previsionale di questa stima, in quanto basata sulla documentazione della Legge di Bilancio votata dal Parlamento a fine 2019 e i cui capitoli e le cui allocazioni potrebbero quindi essere oggetto di variazioni da parte del Governo in corso d’anno. Ciò significa che la spesa militare reale del 2020 potrà, alla fine, anche differire di molto rispetto alle stime fornite con questo documento, ed anzi di norma è quello che succede: quasi sempre si riscontrano dei consuntivi più alti rispetto ai bilanci previsionali. Ciò sembrerebbe togliere valori ai dati che vengono qui forniti, che al contrario possiedono un interesse ed una rilevanza per nulla intaccati dalle considerazioni appena svolte. Ciò perché uno degli aspetti più importanti delle analisi che si conducono sulla spesa militare è anche la dinamica tendenziale, perché è in grado di fornire indicazioni sulle scelte politiche dei vari governi sul tema richiamando paragoni chiari fra vari bilanci. Riteniamo dunque opportuno continuare a fornire una valutazione approfondita della spesa militare previsionale, con una metodologia consolidata che la rende direttamente e pienamente comparabile con quella degli anni precedenti.
La stima della spesa militare italiana per il 2020
Ricordiamo che la metodologia di conteggio elaborata dall’Osservatorio Mil€x e derivante dalla già ricordata definizione SIPRI di spesa militare prevede che al Bilancio proprio del Ministero della Difesa vadano aggiunti anche capitoli di natura militare presenti in altri Ministeri, oltre che sottratti (totalmente o in parte) costi rientranti nello stesso Dicastero ma evidentemente con funzioni di natura non militare.
Nella Tabella seguente vengono quindi fornite le cifre di comparazione tra le previsioni per il 2019 e le previsioni per il 2020 delle voci di spesa selezionate secondo il criterio appena esposto. Vengono riportate in colore rosso le cifre che non sono ricomprese (in tutto o in parte) nella stima conteggiata da Mil€x.
Come si può notare con tutta evidenza la spesa militare previsionale 2020 registra un fortissimo aumento di oltre 1,5 miliardi di euro pari ad oltre il 6% in più su base annua, sia per la crescita diretta del bilancio proprio del Ministero della Difesa sia per il mantenimento di alti livelli di spesa di natura militare anche su altri Dicasteri. Continua ad essere in crescita la quota di investimento per nuovi sistemi d’arma proveniente dal Ministero per lo Sviluppo Economico (ormai arrivata a quasi tre miliardi) ma è soprattutto la decisa risalita degli investimenti per armi allocati sul bilancio della Difesa (circa 2,8 miliardi con un +40% rispetto al 2019) a portare i fondi a disposizione per acquisti di nuove armi ad un livello forse record di quasi 6 miliardi.
È importante notare che per carenza al momento di documentazione e dettagli affidabili sui trasferimenti pensionistici e la difficoltà insita nell’elaborazione di stime sulla specifica voce relativa alle basi internazionali presenti nel territorio italiano tali cifre specifiche sono state considerate come invarianti rispetto all’anno precedente. Una scelta di approssimazione che comunque permette di avere una stima realistica complessiva e non falsare il paragone di trend tra un anno e l’altro poiché si tratta di voci non sottoposte a variazioni repentine in quanto scelte e conseguenze di medio-lungo periodo.
Sono invece ancora da definire, e dunque non sono stati considerati in questa scheda di approfondimento, gli impatti sia su quest’anno che a livello pluriennale di alcuni programmi di investimento per sistemi d’arma annunciati in anni recenti, all’interno di Fondi più ampi predisposti dalla Presidenza del Consiglio dei ministri o di Fondi concertati tra il Ministero della Difesa e il Ministero per lo Sviluppo Economico. Rimandiamo a schede ed analisi successive la valutazione approfondita di questi specifici aspetti.
Infine, come pista di lavoro e conferma della già sottolineata tendenza ad avere una spesa consuntiva molto più alta del bilancio previsionale, è opportuno notare che la stesa documentazione ufficiale della Legge di Bilancio rileva su questo esercizio la presenza di residui presunti per il Ministero della Difesa pari a 1.007 milioni di euro. Che comportano poi autorizzazioni di cassa per 23.296 milioni e una cifra complessiva spendibile (residui più competenza) per il 2020 di 23.977 milioni. Cioè circa un miliardo tondo in più di quanto evidenziato nelle previsioni sopra riportate (ma che non è possibile attribuire “in toto” alla spesa militare perché potrebbe riguardare residui relativi ad esempio alle funzioni di polizia e controllo del territorio dei Carabinieri).