La Fondazione “Benvenuti in Italia” aveva già parlato qui del progetto Milex per la costituzione di un osservatorio sulle spese militari. Di seguito la loro intervista a Francesco Vignarca che, insieme a Enrico Piovesana, ha ideato il progetto

Parata militareMilex è un progetto che nasce da un’esigenza di trasparenza sulle spese militari. Quando vi è venuta quest’idea e perché?

Da anni ci occupiamo del tema, io in particolare come coordinatore di campagne e di realtà associative che sottolineano la problematica della spesa militare, mentre Enrico Piovesana da giornalista esperto del tema. Chiunque si occupi della spesa militare coglie subito la mancanza di trasparenza e la poca conoscenza di dati e situazioni che nel nostro Paese è purtroppo una costante, a riguardo, da troppo tempo.
Con le nostre varie attività (e anche libri precedenti) abbiamo cercato sempre di fare luce sui fondi a disposizione dell’ambito militare e le dinamiche conseguenti, ma ora occorre aumentare la capacità di analisi con una ricerca specifica. Da qui l’idea di lanciare il progetto MIL€X.
In cosa consiste il progetto?
L’intenzione finale è quella di fondare un Osservatorio indipendente che possa continuativamente andare ad analizzare e valutare la spesa militare italiana. In piena analogia con Istituti di ricerca presenti in altri Paesi e a livello internazionale. Il primo passo è quello dell’elaborazione di un Rapporto annuale (il primo di questo tipo) per novembre che possa iniziare a disporre sul tavolo, per così dire, i primi elementi del lavoro successivo e mettere a disposizione di opinione pubblica e politica dati certi ed approfonditi su cui basare le considerazioni a riguardo della spesa militare e del suo impatto.
Avete lanciato una campagna di crowdfunding su internet per far partire il progetto. Quali sono i riferimenti per sostenervi?
La proposta di stesura del Rapporto di cui ho appena parlato (e soprattutto del sostegno al complesso lavoro di ricerca che vi sta dietro) necessita di un aiuto diffuso e di una raccolta fondi aperta. Per questo motivo abbiamo strutturato una campagna di crowdfunding appoggiandoci ai servizi di Eppela, che è uno dei principali siti del settore in Italia. Ma tutto il progetto è costruito insieme al Movimento Nonviolento nell’ambito delle attività della Rete Italiana per il Disarmo per cui c’è anche possibilità di effettuare versamenti diretti di sostegno, con opportunità di deducibilità fiscale.
Tutte le informazioni dettagliate sono reperibili al sito che abbiamo creato per raccontare il progetto, all’indirizzo old.milex.org
Quale sarà il primo passo in caso di raggiungimento della quota prevista dal crowdfunding?
Stiamo in realtà già lavorando all’analisi della spesa militare di questi ultimi anni, perché diverse valutazioni su budget previsionali sono state già fatte ma manca completamente un’indagine sui soldi effettivamente spesi a consuntivo. Questo sarà sicuramente uno dei punti principali del testo del Rapporto 2016 che andremo a scrivere appena raggiunta (speriamo presto! e con il vostro aiuto…) la quota di fondi individuata per finanziare il progetto nella sua interezza.
Quali sono i prossimi passi previsti per lanciare la campagna (incontri ecc)?
Stiamo soprattutto diffondendo la notizia sia attraverso i nostri canali di contatti diretti e di social network, ma anche grazie a vari articoli ed interviste come anche con voi. Sicuramente il raggiungimento dell’obiettivo sarà possibile solo grazie al sostegno diffuso di molte persone, organismi, fondazioni… E ciò garantirà anche indipendenza e base solida per il futuro al nostro Osservatorio. Non vediamo l’ora di metterci al lavoro di scrittura!