Aumenti di 150 milioni per le missioni militari all’estero. Articolo pubblicato sul Fatto Quotidiano.
Un nuovo aumento delle spese militari di 800 milioni di euro è previsto per il 2023. Lo riporta l’Osservatorio Milex, che ha elaborato i dati contenuti nelle Tabelle dei bilanci previsionali del Ministero della Difesa, Mise e Mef allegate alla Legge di Bilancio 2023 inviata al Parlamento. Il bilancio ordinario della Difesa passa da da 25,9 a 27,7 miliardi di euro, un aumento di 1 miliardo e 800 milioni di euro che comprende le spese per carabinieri (+300 mila euro) e forestali (+30 mila). Ma sono gli aumenti delle risorse riservate all’acquisto di nuove armi (800 milioni di euro in più) e quelli destinati al personale dell’Esercito, Marina e Aeronautica (oltre 600 milioni di euro) a trainare la spesa.
Milex fa comunque notare che l’aumento complessivo del bilancio della Difesa è per circa un miliardo previsto “a legislazione vigente”, cioè già deciso negli anni precedenti da altri governi, in particolare quando a Palazzo Chigi c’era Mario Draghi. I restanti 800 milioni circa, invece, sono il frutto delle scelte messe in campo dal governo Meloni per la Legge di Bilancio. Più fondi (150 milioni di euro) anche per le missioni militari all’estero, che vengono finanziate da un fondo assegnato al bilancio del Mef che viene trasferito alla Difesa dopo un passaggio in Parlamento. Secondo in calcoli dell’Osservatorio, nel 2023 la dotazione sarà di oltre 1,5 miliardi di euro, di cui il 90% (quasi 1,4 miliardi) che potranno essere messi a disposizione per funzioni militari dirette, cioè attacchi di breve durata ed altre azioni offensive in piccola scala in territori ostili, come i territori occupati. Invariato il fondo per pensioni Inps a 2 miliardi e 300 milioni di euro.